L’esposizione dei cartelli di segnalazione della videosorveglianza è obbligatoria.
Proprio a questo proposito esiste una normativa che fa riferimento alla gestione dei dati personali di coloro che possono essere ripresi inconsapevolmente.
Il cartello della videosorveglianza ha lo scopo di avvertire della presenza di videocamere, della loro collocazione, degli scopi per cui sono state installate e di fornire gli specifici link all’informativa completa sulla protezione dei dati.
Le regole
L’argomento videosorveglianza/privacy risulta piuttosto spinoso. Idealmente, infatti, si configura un conflitto tra il diritto alla privacy e il diritto alla sicurezza tramite l'installazione di videocamere di sorveglianza.
In pratica: se da un lato, le videocamere possono essere utilizzate per proteggere le persone e prevenire il crimine, dall'altro possono potenzialmente anche violare la privacy delle persone e il loro diritto di muoversi liberamente senza essere costantemente monitorati.
La questione è, dunque, piuttosto complessa e dipende dalle circostanze specifiche in cui vengono utilizzate le videocamere.
In ogni caso, il focus della situazione è trovare un equilibrio tra la protezione della privacy individuale e la sicurezza pubblica.
È per questo che i legislatori hanno approntato una serie di regole per la gestione della videosorveglianza, strumento di sicurezza e protezione, in funzione della privacy.
Il GDPR – General Data Protection Regulation, ovvero il regolamento generale sulla protezione dei dati, è una normativa dell’Unione Europea che riguarda il trattamento dei dati personali e la privacy. Proprio in questo ambito si parla anche della segnaletica relativa alle videocamere di sorveglianza.
Per la legge italiana è assolutamente vietato effettuare riprese in aree dove non sia segnalata la presenza di sistemi di videosorveglianza.
Alla luce di quanto detto, in Italia vanno seguite delle regole specifiche relative all’utilizzo delle videocamere per la sicurezza e la sorveglianza, che prevedono anche l’affissione di una segnaletica apposita.
In pratica
Nei luoghi in cui vengono effettuate le riprese tramite videocamere di sorveglianza è necessario porre un cartello di videosorveglianza a norma sia per formato che per posizionamento.
Il cartello deve essere visibile in ogni condizione ambientale e di illuminazione, di dimensioni non inferiori a 20×30 centimetri e posto non propriamente a ridosso della telecamera stessa.
Nel caso in cui l’area videosorvegliata fosse molto estesa, vanno esposti più cartelli distanziati, tutti ben visibili e leggibili.
Secondo quanto stabilito dalla legge, questi cartelli hanno non solo lo scopo di scoraggiare i malfattori nei loro tentativi di intrusione, ma anche quello di fornire l’informativa obbligatoria per tutte le persone che possono essere riprese dalle videocamere di sorveglianza.